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L’isola d’Ischia è conosciuta in tutto il mondo per le sue meraviglie naturali! Ma soffermiamoci sul fulcro più importante che rende l’isola così popolare guardandola dal basso verso l’alto: la cima più alta, il Monte Epomeo.

Il Monte Epomeo non è un vulcano

Il Monte Epomeo 789 m s.l.m., situato al centro, è il punto più alto dell’isola, ed è nato più di 55.000 anni in seguito ad una potente eruzione delle falde del territorio circostante ma l’attività sismica che ne ha poi portato alla sua formazione è iniziata oltre 100.000 anni fa.
Per questo molte persone si aspettano, arrivati in cima, di trovarsi un cratere vulcanico, ma come spiegato precedentemente purtroppo non è così. Infatti, per essere più precisi, la formazione del Monte Epomeo è dovuta ad un fenomeno chiamato horst vulcanico-tettonico dove l’innalzamento di una porzione di crosta è provocato da un movimento tettonico e distensivo delle faglie circostanti dove il materiale eruttivo spinto dal magma è stato di tipo tufaceo.

Il tufo verde di Ischia

L’isola d’Ischia viene chiamata anche isola Verde, molti credono che sia in riferimento alla vegetazione ma in realtà è grazie alla pietra di tufo verde, pietra di origine vulcanica che ha acquisito questo colorito che tende al verde.
Grazie al tufo verde locale, i contadini dell’isola hanno adoperato le loro tecniche utilizzandolo per qualsiasi scopo: incastonando le pietre l’una sull’altra crearono le parracine, muretti che servivano principalmente per dividere le proprietà e sistemare i terrazzamenti delle vigne.
Il tufo ha avuto uno sviluppo molto importante anche perché grandi pezzi di roccia, che si trovavano soprattutto sul monte Epomeo, venivano scavati all’interno e divenivano delle grotte utilizzate dai contadini per conservare, attrezzi per l’allevamento o l’agricoltura, oppure per conservare altri beni materiali.

Le fosse per la neve scavate nel tufo verde

Inoltre, in antichità, il tufo veniva utilizzato anche per costruire le fosse della neve ed avendo la qualità di rimanere fresco in l’estate veniva utilizzato per far conservare il cibo o le bevande, raccogliendo la grandine e la neve e conservandola in queste buche.

Escursione al Monte Epomeo

Per gli amanti della natura, del trekking e delle passeggiate la visita al Monte Epomeo resta un’esperienza particolarmente interessante con cui risalire le sue pendici, arrivare in cima e godere di un meraviglioso spettacolo naturale. Organizziamo l’escursione al Monte Epomeo tutto l’anno, tempo permettendo ma se ne apprezza maggiormente il suo splendore tra aprile e ottobre.

Il nome “Mortella” deriva dal dialetto napoletano “mirto” e sta ad indicare il “mirto divino” una pianta che nasce abbondantemente tra le rocce vulcaniche della collina dove si sviluppa il giardino .
La storia d’amore tra Sir William Walton e Lady Susanna Walton e di come costruirono il giardino, inizia in Argentina a Buenos Aires.
Sir William Walton, prima che conobbe Lady Susanna, ebbe una relazione per 15 anni con una donna più grande di lui che lo aiutò a far crescere la sua carriera. Nel 1947 aveva 46 anni, era single e si recò a Buenos Aires per una conferenza internazionale della Perfoming Right Society, Susanna all’epoca aveva 22 anni e lavorava per il Consolato Britannico di Buenos Aires, ad una conferenza stampa organizzata da lei, per il compositore, Sir William la notò tra i giornalisti e decise che quella donna doveva sposarla.
Fù amore a prima vista, la sera stessa il signor Walton sorprese Susanna chiedendole di sposarlo, in due settimane si fidanzarono e si sposarono dopo due mesi, facendo rimanere increduli i familiari e gli amici della coppia.
I coniugi partirono per l’ Europa più precisamente per l’Italia che William nel 1919 aveva visitato. Rimasto affascinato dalla bellezza del golfo di Napoli, William Walton scelse l’isola d’Ischia dove visse insieme a sua moglie per 35 anni.
I Walton si trasferirono a Ischia nel 1949 e acquistarono un terreno nella zona di Zaro, nel comune di Forio dove negli anni ‘60 iniziarono a costruire il giardino grazie all’aiuto dell’architetto paesaggista Russell Page, che disegnò tutta la struttura della zona della Valle. Lady Susanna, invece, si occupò della parte alta del giardino chiamata la Collina e nel corso dei lavori supervisionò la scelta delle piante e del progetto che da più di 50 anni si occupa con amore, pazienza ed energia ospitando più di 3000 specie di piante esotiche, arricchite da serre, ruscelli, laghi, fontane permettendo la coltivazione di piante acquatiche.
Nel 1991 la Mortella venne aperta al pubblico, Lady Walton creò la fondazione William Walton che, dopo la morte di quest’ultima, ereditò il giardino. Essa è un organizzazione che si occupa fino ad oggi di promuovere la musica, in particolare quella di Sir Walton e di curare il giardino.
Oggi con amore è dedizione la fondazione apre al pubblico anche numerosi eventi di musica classica e di spettacolo che vengono rappresentati in particolare nel Teatro Greco, palcoscenico che ha come sfondo il bellissimo panorama del comune di Forio.

La Grotta Verde di Ischia è raggiungibile solo via mare e si trova a sud-est dell’isola nella baia antistante la Punta della Cannuccia. Giungendo su di un’imbarcazione e tuffandosi in mare con poche bracciate si giunge ad una cavità naturale scavata nella roccia. Senza la conoscenza del posto non si direbbe assolutamente che spingendosi all’interno della piccola grotta si può trovare un’insenatura con un fondale bassissimo fatto di una soffice sabbia e dove all’interno uno strano fenomeno, che si sviluppa unendo la luce del sole al riflesso dell’acqua, che colora la pelle di un verde intenso.

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